Il 29 novembre si è
svolta nella Basilica Papale di Santa
Maria Maggiore, la veglia di preghiera per l'apertura dell'Anno dedicato alla Vita Consacrata, indetto da
Papa Francesco.
Gratitudine, passione, speranza, Vangelo e
profezia: saranno le cinque parole che guideranno la riflessione lungo l’Anno
della Vita Consacrata, perché pensiamo che queste cinque parole sintetizzino
gli aspetti fondamentali e fondanti della Vita Consacrata – ha detto - S.E. Mons. José Rodriguez Carballo, Segretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica.
Il Vangelo ci parla della centralità di Cristo e Papa Francesco
insiste costantemente che nella misura in cui uno si incontra con Cristo, esce,
va all’incontro con gli altri. E la Chiesa in uscita è la Vita Consacrata in
uscita. Dall’altra parte, quando uno si incontra con Cristo, non può fare a
meno di fare memoria grata della propria storia, non può fare a meno di vivere
il presente con passione, non può fare a meno di abbracciare il futuro con
speranza e non può fare a meno che la sua vita diventi veramente profezia.
Quindi, tutte partono dal Vangelo. Poi, si deve considerare che il Vangelo è la
regola suprema di ogni vita consacrata e quindi deve stare sempre al centro. Da
questo centro, tutto il resto è conseguenza.
La celebrazione è iniziata con la processione
di 50 sacerdoti e 50 suore portando ciascuno una lampada, mentre il coro delle nostre
suore guidate da padre Ermanno Toniolo OSM eseguiva il canto dell’Inno Akatistos.
Con un videomessaggio papa Francesco ha rivolto il suo saluto e la sua esortazione a tutti i consacrati e le consacrate che operano nel mondo. “Svegliate il mondo! "Uscite dal vostro nido verso le periferie dell’uomo e della donna di oggi! Per questo, lasciatevi incontrare da Cristo. L’incontro con Lui vi spingerà all’incontro con gli altri e vi porterà verso i più bisognosi, i più poveri". (testo integrale)